LA FIORAIA DI SARAJEVO

LA FIORAIA DI SARAJEVO
Di Mario Boccia e Sonia Maria Luce Possentini
Edito da ORECCHIO ACERBO

E’ la storia scritta da Mario Boccia, fotografo, giornalista e scrittore, che ha documentato sul posto la guerra di SARAJEVO. Ha deciso di raccontarla attraverso la vita di una fioraia, conosciuta personalmente, che aveva un banco pieno di splendidi fiori.

Dopo qualche anno, nel pieno della guerra, Mario Boccia si è recato di nuovo a Sarajevo e di nuovo è andato in quel mercato per vedere come la guerra stesse trasformando quella città.
Con la guerra in corso, i negozi non avevano più scorte, non c’era elettricità e non c’era acqua. La carne era diventata un bene preziosissimo e molto costoso solo per pochi fortunati.


Eppure con gran sorpresa di Mario, quella signora era sempre lì, al mercato, con il suo banco, a vendere fiori. Solo che i fiori stavolta non erano grandi e profumati come quelli venduti qualche anno prima: erano fiori di carta. La fioraia di Sarajevo, non potendo più acquistare fiori veri, aveva cominciato a costruirli con la carta, e aveva continuato a venderli.
Ecco che in un momento così tragico, c’è chi vende fiori di carta e chi li acquista.
In un momento così tragico si riesce ancora a guadagnare con merce ritenuta superflua.

Ma è grazie a queste cose superflue che si può rimanere agganciati alla vita, alla speranza e al desiderio di tornare alla normalità.

 

 

Purtroppo Mario, l’ultima volta che si è recato a Sarajevo, a guerra terminata, non ha trovato più la fioraia, ma al suo posto c’era un altro ambulante che gli ha raccontato come erano andate le cose.

E’ importante far conoscere questa storia ai ragazzi, perché è una guerra molto vicina a noi, sia in termini di distanza chilometrica sia in termini di arco temporale.

Mario Boccia aveva pubblicato questa storia, accompagnata da tantissime foto fatte sul posto, su un sito che parlava di guerra.
A scoprire questo fantastico racconto è stata Sonia Maria Luce Possentini, una fantastica illustratrice e scrittrice, che mette nelle sue opere una sensibilità immensa.
Quello che colpisce è che un fotografo accetti di far raccontare la sua storia attraverso dei disegni e non attraverso le foto che lui stesso ha fatto sul posto. Ha capito che questo connubio, un fotografo giornalista ed una illustratrice, diventa perfetto perché arriva direttamente al cuore delle persone, anche le più giovani.

Come al solito lo consiglio a tutti, dai 6 anni fino ai 101.

E lo consiglio anche agli insegnanti, per leggerlo in classe.

Gianni Casciano