
Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola, non si trova bene e ne soffre moltissimo. La madre, preoccupata, decide di mandarla per qualche tempo a stare dalla nonna, donna britannica ormai vedova che vive in una bella casetta nella campagna giapponese. La casa della nonna ha tutte le caratteristiche per entrare in un racconto da fiaba: immersa tra fiori, boschi e animali, lontano dal traffico cittadino è immersa nella natura, fra piante fiorite ed erbe aromatiche, colline e montagne, boschi di noccioli, querce e castagni giapponesi.
L’anziana donna è considerata una “straniera”, trasferitasi infatti in Giappone per amore, continua a mantenere salde le sue origini inglesi, tanto da meritarsi il soprannome di “la strega dell’Ovest”. La nonna non è diversa dagli altri solo per le sue origini, ma più che altro per la sua natura: una strega deve saper percepire ogni segnale dettato dalla natura, dev’essere in grado di distinguere le voci provenienti da tutto ciò che non è visibile al comune occhio umano, deve saper riconoscere quelle giuste e utili da quelle superflue o nocive.
Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose lontane dalla frenesia della vita di città, nell’orto, a raccogliere erbe selvatiche e cucinare: inizia così tra loro un rapporto speciale, fondato su insegnamenti che vanno al di là del tempo e dello spazio.
Per Mai ascoltare la natura, e di conseguenza la propria anima, sarà la lezione più difficile da apprendere, un insegnamento ispirato dalla quiete quasi anomala delle lunghe passeggiate nei boschi di bambù; lontana dalla frenesia della vita e immersa nella bellezza della natura potrà, tra un elenco di faccende da svolgere, dentro e fuori casa, imparare ad ascoltare la propria anima.
Un romanzo scorrevole, scritto con uno stile semplice, una storia dolce che insegna che ci sono valori molto importanti come il rispetto della natura, dei suoi ritmi, la consapevolezza che il bisogno di staccare dal mondo è spesso fondamentale per ritrovare la propria strada, ed il suo valore a non arrendersi mai nella vita e a lottare per tutto ciò che ci rende felici. “Il trucco è fare tua quella sensazione di confine tra sogno e realtà che viene al mattino subito prima del risveglio. D’ora in poi, ogni mattina, cerca di concentrarti su quell’istante. Poi dovrai allenarti in modo da riuscire a vedere ciò che hai deciso di vedere.” Il romanzo risulta scorrevole, il linguaggio evocativo: è attraverso questa apparente semplicità che l‘autrice cerca di riportare a galla in modo delicato qualcosa che tutti abbiamo dentro, ma che giace assopito nella nostra anima sotto strati di frenesia e desideri latenti o esauditi.
Un’estate con la Strega dell’Ovest è l’elogio della semplicità, in onore di un mondo sospeso dove la magia non ha niente a che vedere con gli elisir o le formule magiche, ma è fatta di costanza, disciplina e forza di volontà.
“Io credo che le persone possiedano una cosa chiamata anima. Gli esseri umani sono fatti di corpo e anima. Nemmeno io so da dove venga l’anima, anche se ci sono varie tesi. Però, anche se il corpo l’accompagna dalla nascita alla morte, l’anima deve continuare un viaggio molto più lungo. L’anima esiste da molto prima di dimorare nel corpo appena nato di un bambino, e deve proseguire il suo viaggio anche dopo che ha lasciato un corpo logorato dagli anni. Penso che morire significhi che l’anima lascia il corpo a cui è stata legata per tanto tempo e ritorna libera. Sono sicura che sia una bella sensazione che rende felici.“
Le nostre radici sono da riscoprire e rivalutare per vivere bene con noi stessi.
Kaho Nashiki è nata nel 1959 nella prefettura di Kagoshima e si è laureata all’Università Dōshisha di Kyoto. È autrice di romanzi, libri illustrati e saggi, per adulti e per bambini. Nel 1994, con il suo primo romanzo, Un’estate con la Strega dell’Ovest, vince il premio JAWC New Talent Award, il premio Nankichi Niimi e il premio Shōgakukan; il libro ha un successo enorme in Giappone e viene adattato al cinema. Da allora ha continuato a scrivere opere toccanti e sorprendenti, alimentata anche dai suoi interessi per le religioni tradizionali, le piante e i viaggi. Vive a Ōtsu, nella prefettura di Shiga, nel Giappone centrale.
Francesca Senna