MITICHE STORIE DI DONNE DELLA MITOLOGIA GRECA di Giulia Caminito, illustrato da Daniela Tieni

Giulia Caminito e Daniela Tieni durante la bella presentazione di Mitiche a Palazzo Chigi in Ariccia

La prima cosa che sento di dover annotare leggendo il libro di Giulia Caminito, illustrato da Daniela Tieni, MITICHE STORIE DI DONNE DELLA MITOLOGIA GRECA, è il senso di rispetto per i lettori cui è destinato. Alle volte, troppo spesso a dire il vero, i libri per i più giovani hanno un taglio semplicistico, si tende alla banalizzazione, viene usato un linguaggio e immagini a corredo che disturbano per il basso libello, quasi ragazze e ragazzi non meritassero di meglio. Qui nulla di tutto ciò. La veste grafica è particolarmente elegante e curata, parole e illustrazioni non indugiano in infantilismi e inutili semplicismi, rendendo il libro realmente adatto ad ogni lettore curioso della mitologia greca, che abbia otto o centootto anni. E ad essere sincero quando sono andato alla presentazione di “Mitiche”, pur avendo il libro in mano già da un po’, non ho neanche sospettato che fosse per i ragazzi, almeno finché non ho letto che la casa editrice si chiama La Nuova Frontiera Junior.

Illustrazione di Daniela Tieni dalla storia di Penelope

Le protagoniste di Mitiche sono Pandora, Penelope, Circe, Aracne, Arianna, Antigone, Medea, le Sirene e le Moire, personagge di un mondo fantastico che in molti avevamo abbandonato sui banchi di scuola e che in queste pagine rivivono e risplendono non solo delle loro storie meravigliose, avventurose, magiche ma anche della luce donata dalle parole di Giulia Caminito e dai disegni di Daniela Tieni.
Negli accurati racconti dell’autrice Penelope, Pandora, Arianna e le altre non sono più soltanto personagge di una sfera fantastica, ma donne curiose di un mondo complesso e pericoloso, ingegnose e coraggiose, maghe, viaggiatrici, donne che tessono e tramano, che tirano i fili della vita e alle volte li tagliano, com’è compito delle Moire, le uniche descritte senza sentimenti, “glaciali” come scrive Giulia Caminito.
Sono donne che generalmente si ricordano per un solo episodio della loro vita, quello che è entrato nella memoria collettiva, ridotte a icone di un istante, o di un gesto, e poi ci si dimentica delle loro origini, o dell’origine del loro nome. Non tutti sanno, neanch’io lo sapevo prima di approcciarmi a Mitiche, che Penelope è così chiamata per via degli uccelli marini, le penelopi, che la salvarono dal mare quando, ancora in fasce, suo Padre, re spartano, la gettò da una scogliera fra le onde.

Leggendo delle loro vite raccontate con linguaggio moderno ma non traditore, si scoprono, o riscoprono, storie colme di aneddoti e vicende che hanno attraversato oltre due decine di secoli, diventando parte della nostra cultura, origine di modi di dire entrati nel quotidiano: il “filo di Arianna”, il “Vaso di Pandora”, “essere lasciati in Asso” “essere attratti dal canto delle sirene”, “essere appesi ad un filo”.

Un’attenzione particolare meritano le illustrazioni a tutta pagina di Daniela Tieni. Immagini evocative, colorate, belle, ottimo completamento dell’opera.

La lettura di Mitiche, storie di donne mitologiche narrate da due giovani e preparate donne di oggi, arricchisce il lettore e lo fa sentire migliore, che sia un bambino o un adulto.

di Fabio Ascani