
<<…Chi in vita sua non ha mai avuto dubbi? Solo uno stupido. Comprando, invece, un libro intitolato “Il Dubbio” il lettore alla fine si rende conto di aver fatto bene a dubitare >>.
<<Ne sei sicuro?>>
<<Non ho dubbio>>. (Dalla Interfazione (!) di Luciano De Crescenzo, praticamente un piacevole capitoletto a parte o una prefazione inserita nel mezzo)
Luciano De Crescenzo è sempre stato uno dei miei autori preferiti, una sorta di divulgatore del pensiero filosofico che aveva l’abilità di interessare i propri lettori (o spettatori visto che è stato anche uomo di televisione e di cinema), con storie e racconti divertenti e spiritosi. Era in grado di parlare dei Presocratici, di Seneca, di Platone o di Kant (ha mai parlato di Kant?) sempre facendoci appassionare a storie che ci avrebbero inevitabilmente incuriosito e fatto sorridere, ma anche fatto riflettere! I suoi libri, infatti, contengono mille aneddoti che, con l’aiuto della sua “napoletanità” sapeva esaltare e portare alla dignità di concetti filosoficamente rilevanti.
Gli ultimi libri che ho letto, o riletto, di De Crescenzo sono “Il Tempo e la Felicità”, per il quale feci questo video, e “Il Dubbio”. Quest’ultimo è un piccolo e agile capolavoro di divulgazione filosofica nel quale, in pochi e brevi capitoli, due dei quali tratti dal precedente “Vita di Luciano De Crescenzo scritta da Lui Medesimo”, ha l’intenzione di provare a rispondere a tre domande fondanti della Storia del Pensiero, domande che da sempre affascinano, intrigano e a cui tentano di dare risposte coloro che pensano. Prima domanda: è il caso o il destino a governare il mondo? Seconda domanda: che cos’è il tempo? Terza domanda: che cos’è lo spazio?
Come sempre accade nei suoi scritti, gli aneddoti e i personaggi decritti sono molto divertenti e ciò non sottrae affatto valore all’importanza dei temi affrontati. Non solo, proprio come nei testi universitari, scientifici o umanistici, al termine del piccolo libro ci dona anche una “Bibliografia minima”, utilissima per chi volesse approfondire attraverso fonti autorevoli che uniscono rigore scientifico a chiarezza espositiva. A tal proposito, in relazione alla questione “Spazio Tempo”, De Crescenzo consiglia, giustamente, testi fondamentali di Bertrand Russell o del fisico Giuliano Toraldo di Francia. Mi permetto di aggiungere a questi il meraviglioso “La relatività e il signor Robinson” di cui, qualche tempo addietro, scrissi qui. E se De Crescenzo fosse ancora fra noi certamente gli scriverei per sapere se l’ha letto, ma sono certo di si, e, eventualmente, cosa pensasse di questo piccolo gioiello a me tanto caro.
di Fabio Ascani