
Dire che gli scacchi siano solo un gioco è riduttivo e per alcuni anche offensivo. In una partita di scacchi si scontrano due vite, due destini, due storie, due menti e le loro strategie. È esattamente ciò che è descritto in un libro in cui mi sono imbattuto tempo fa curiosando qui e là in una libreria di Genzano. Si tratta di un’edizione super economica e anche ben fatta di un libriccino che si è poi rivelato sorprendente e appassionante.
Novella degli Scacchi di Zweig può essere definito tranquillamente un racconto lungo o un romanzo breve.
Ambientato su una nave, narra dell’incontro tra il campione mondiale di scacchi Czentovic e uno sconosciuto giocatore, il Dr B. uomo misterioso e taciturno.
A raccontarci ciò che avvenne sulla nave e le incredibili vite dei protagonisti è uno dei passeggeri, un uomo in viaggio, appassionato di scacchi, consapevole di aver incontrato durante quella traversata pazzesca da New York a Buenos Aires, personaggi completamente fuori dal comune che non avrebbe mai più dimenticato, ma soprattutto di aver assistito ad una delle più grandi sfide scacchistiche di tutti i tempi, con il rammarico che il suo svolgimento sia andato perduto per sempre.
Come accennavo, parte sostanziale del romanzo è dedicata al ritratto e al racconto delle vite dei protagonisti. In particolare susciteranno stupore le vicende del misterioso signor B, che divenne un esperto di scacchi suo malgrado e per un destino crudele che lo vide prigioniero dei nazisti e completamente isolato in una stana d’albergo per mesi. Non aggiungo altri particolari per non togliere il gusto della sorpresa a chi volesse approcciarsi a questo meraviglioso capolavoro, prova inconfutabile che un grande romanzo non deve essere necessariamente un romanzo di grandi dimensioni.
Fabio Ascani