
Vi presento mio fratello. Va male a scuola, ama i dinosauri e mi ha cambiato la vita..
E’ la storia di Giacomo e di suo fratello Giovanni.
Giacomo ha 5 anni quando nasce Giovanni. Ha due sorelle e l’idea di avere un fratello è veramente emozionante. Sceglie lui il nome. E da subito immagina i momenti che passerà con lui: giochi, pallone, lotta. Quel fratello avrà i super poteri.
Giacomo si rende conto però, quasi da subito, che Giovanni forse non ha i super poteri. E’ diverso. Sente per la prima volta la parola Down ed è troppo piccolo per capirne il vero significato.
Quel fratello non è quello che lui aveva desiderato. Giacomo se ne vergogna quasi, tanto che per tutto il periodo scolastico, fino alle scuole medie, non parla a nessuno di lui. Molti suoi compagni di scuola ne ignorano l’esistenza. Evita addirittura di portare i suoi amici a casa: nessuno deve sapere di questo fratello strano.
Superato il periodo dell’adolescenza, man mano si rende conto che forse Giovanni non è poi così male. Con il suo costante affetto, buon umore, voglia di vivere e sopratutto voglia di essere all’altezza di tutto, Giovanni conquista ogni giorno che passa l’affetto di Giacomo, tanto da diventare quel fratello sempre desiderato, quello con i super poteri, quelli veri. E’ anche il suo migliore amico, il suo confidente, la persona a cui vuole un bene indescrivibile.
Quella vergogna iniziale diventa motivo di orgoglio e ora tutti devono sapere che Giovanni è suo fratello: “Andare in giro con Giovanni era la cosa che più mi rendeva felice, era come camminare con una giornata di sole in tasca”.
Una storia toccante e vera, in cui non si parla soltanto dell’immenso amore e dell’allegria che le persone con la sindrome di Down possono trasmettere. Si parla anche dell’altro lato della medaglia, quello delle difficoltà quotidiane da affrontare ogni giorno; le difficoltà ad integrarsi in un mondo troppo preso a distinguere quello che è normale da quello che non lo è.
Ma chi è che decide cosa cosa è normale e cosa è diverso? E chi è che decide chi di noi deve far parte di un gruppo o dell’altro? “Loro ridono di noi perché siamo diversi, e noi rideremo di loro perché sono tutti uguali”.

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi uno stupido. Albert Einstein
Un momento del libro molto toccante è il racconto di quando Giovanni a scuola prende 10 per un disegno dal tema “la guerra”. Il disegno ritrae una ragazza su una panchina che mangia un gelato da sola. Giacomo non capisce il motivo di quel 10, visto che il disegno è completamente fuori tema e non c’entra nulla con la guerra. Ma quando la maestra spiega il perché di quel voto, Giacomo resta stupefatto; infatti mentre tutti gli altri bambini hanno disegnato carri armati, fucili e soldati, Giovanni ha parlato di una ragazza, che ha perso il suo amore in guerra, e si ritrova a pensarlo da sola su una panchina.
Non credo sia necessario aggiungere altro.
Gianni Casciano